Piccola Ascia da combattimento in ferro forgiato, databile tra il 1300 ed il 1350, appartenuta a nobile soldato o cavaliere appartenente alla famiglia veneziana dei Grimani.
Su un lato di essa infatti vi è scolpito l'emblema nobiliare del casato, composto da uno scudo paleggiato con otto pezzi verticali il quale considera al suo interno una piccola croce (vermiglia), ed il motto "Deo Favente, ovvero "con il favore di Dio", il quale probabilmente si riferisce o all'espressione facente parte integrante del blasone della famiglia in quel periodo, oppure ad una vera e propria insegna di incitamento alla battaglia, segno di buon auspicio.
L'ascia è stata realizzata nello stile in uso alla fanteria, molto piccola e tagliente per essere utilizzata nel contesto di un combattimento corpo-a-corpo con una sola mano, mentre con l'altra il soldato poteva brandire una spada o arma similare, ottenendo così un bilanciamento ideale per poter sferrare con forza, colpi veloci e precisi con entrambe le armi.
La testa dell'ascia è innestata su quello che si ritiene essere il suo manico-impugnatura originale.
Per le motivazioni sopra menzionate possiamo affermare che, l'appartenenza di questa piccola ascia da combattimento, è da attribuire ad un discendente di uno dei due fratelli Servidio o Prospero del nobile casato Grimani i quali, secondo alcuni studiosi della genealogia di detto casato, risultano aver militato in Terra Santa a fianco di Goffredo di Buglione (sovrano francese e comandante della prima crociata). Da quest'ultimo infatti, grazie alle loro eroiche gesta tenutesi in varie battaglie, ebbero la concessione della "crocetta" da apporre sul loro stemma, già formato per esigenza di identificazione e distinzione, soprattutto in quei contesti militari e cavallereschi, intorno al X secolo.
I Grimani sono stati un casato nobile veneziano che ha avuto un ruolo significativo nella storia della città, con membri familiari che hanno ricoperto ruoli come: Cavalieri, Uomini d'Arme, Dogi, Patrizi, e molte altre importanti cariche pubbliche.
Il casato dei Grimani è oggi ricordato, rappresentato e conosciuto in tutto il mondo, anche per le innumerevoli e inestimabili opere architettoniche a loro appartenute presenti su tutto il territorio veneziano.