Grande cuspide di Lancia in ferro battuto e forgiato a mano, realizzata a Pistoia dal Faber Armorum "Maffio da Pistoia" tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, per essere destinata alla fanteria pesante Pisana. Infatti sulla stessa, oltre ai punzoni consistenti in tre piccole falci riconducibili con assoluta certezza all'armaiolo "Maffio da Pistoia", è presente la Croce Pomettata, emblema della città di Pisa, la quale colloca quest'arma in uso alle truppe militari regolari a difesa della città o cobelligeranti con le truppe fiorentine, in quanto la città di Pisa, faceva parte del Granducato di Toscana sotto il controllo della famiglia de Medici.
Questa Lancia, di forma triangolare con lama a due fili e costolatura mediana di rinforzo su un lato, ha un innesto del tipo "a cannone" al quale era fissata una robusta asta in legno di Frassino o Corniolo lunga dai 3 ai 5 metri e più.
Essa faceva parte della dotazione in uso alla fanteria pesante Pisana, consistente in truppe di soldati appiedati ed equipaggiati con armi da impatto o da punta, come picche, lance e spade, i quali erano incaricati di battersi in formazioni chiuse, dove la lunghezza di queste armi permetteva di tenere il nemico a distanza e bloccare le cariche di cavalleria durante le battaglie campali.
Sebbene meno celebrata della cavalleria, la fanteria pesante, fu cruciale negli scontri di questo tipo, guadagnando importanza nella seconda metà del XVI secolo con l'ascesa di formazioni di picchieri e archibugieri, che contribuirono alla "rivoluzione della fanteria" e resero queste unità enormemente più influenti rispetto alla cavalleria pesante. Ciò nonostante non è da escludere che questa lancia potesse essere stata anche utilizzata nel "Gioco del Ponte", il quale prevedeva combattimenti con armi anche di questo tipo.
Lunghezza della cuspide oltre 50 cm.
Ottimo stato di conservazione.