Pettine in Avorio e Calamistro in ferro forgiato (arricciacapelli) appartenuti a Nobile Dama, circa 1605

Pettine in Avorio e Calamistro in ferro forgiato (arricciacapelli) appartenuti a Nobile Dama, circa 1605

Set da coiffeur, appartenuto ad importante Nobile Dama, composto da Pettine e Calamistro databili alla prima metà del XVII secolo.

Il pettine in Avorio, di forma rettangolare, è costituito da una fila di dentelli più grandi e radi su un lato, ed una fila di dentelli molto fini e più fitti dall'altro. Rispettivamente su ognuna delle due facciate, si denotano evidenti, alcune incisioni davvero molto interessanti: su una facciata infatti è presente un nome di donna "Livia Drusi" con ai lati due aquile ad ali semiaperte, probabilmente a rappresentare l'Emblema Nobile del suo casato, e la data "1605". Sull'altra, è riportato un' aforisma in latino il quale recita: "Etiam Capillus Unus Habet Umbram Suam" la cui traduzione è "Anche un capello ha la sua ombra", quasi ad esortare che la pettinatura debba avvenire con cura in quanto anche un capello fuori posto si farà notare.

Non ci è dato sapere se la data riportata sia riferibile all'anno in cui la Nobile Dama lo ha commissionato oppure l'anno in cui, questo pettine o l'eventuale intero set ormai disperso, fu a lei donato.

Il pettine è in condizioni eccellenti, senza rotture ne mancanze.

Il Calamistro o "arricciacapelli" in ferro forgiato a mano, scolpito e inciso, fu realizzato certamente per una committenza nobile in quanto la sua lavorazione sublima lo scopo per il quale questo oggetto era impiegato. Praticamente impossibile imbattersi in Calamistri che abbiano forme e decorazioni come questo esemplare. La sua lavorazione, forma e dettagli lo collocano come prodotto verso il 1600/20 e con tutta probabilità, in uso presso la stessa Dama. Ad oggi è uno tra i pochissimi Calamistri più antichi conosciuti.

Il pettine, ricavato da un pregiatissimo avorio proveniente da "Loxodonta Africana" (elefante africano), non presenta mancanze e, oltread essere corredato di documento peritale, è accompagnato da certificazione CITES anno 2025.

Eccellente stato di conservazione.


Referenze:

Museo Correr (Venezia) - Numero inventario museo Cl. XIII n. 0083 - https://www.archiviodellacomunicazione.it/sicap/Op...

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