Binocolo 6x30, Spindler&Hoyer-Göttingen, Kongelige Danske Marine, circa 1943

Binocolo 6x30, Spindler&Hoyer-Göttingen, Kongelige Danske Marine, circa 1943

Marineglas 6x30 prodotto dalla Spindler&Hoyer-Göttingen, per la Marina Reale Danese, nel 1943.
Questo binocolo è un modello prodotto per l'esportazione, il quale fa parte di una limitata fornitura destinata alla Marina Danese: riporta infatti sulla piastra oculare destra la "Corona Reale Danese" con sotto riportate le lettere "HT" ed il numero "Nr. X" relativo l'assegnazione militare. Sulla Piastra oculare sinistra altresì è presente il logo del produttore "Spindler&Hoyer-Göttingen" con sotto un "cerchio blu" il quale indica che è stato impiegato un grasso lubrificatore "bakuumfett" per gli ingranaggi che resiste a temperature sino a "-40°".

È completo della sua originale custodia in cuoio e del laccetto di cuoio per poterlo attaccare al bottone del cappotto.

La visione è collimata e tutti i meccanismi funzionano in modo corretto. Nell'oculare destro è presente il reticolo a scala numerata.


Nel 1898 Julius Adolf Hoyer (1874-1943) si unì ad August Spindler (1870-1927) per fondare l'azienda ottica "Spindler&Hoyer" con sede a Gottinga (Göttingen).

La gamma di prodotti della "Spindler&Hoyer" era estremamente ampia e comprendeva molte tipologie di strumenti.

Durante le due guerre mondiali fu il principale fornitore di binocoli per l'esercito tedesco. Questo

L'azienda di progettazione e produzione ottica esiste ancora oggi, ma con un nuovo nome: Linos AG.



La Kongelige Danske Marine (Regia Marina Danese), comunemente denominata Søværnet (Difesa Marina) fa parte delle forze armate danesi. È responsabile della difesa marittima e sovranità danese e delle acque territoriali delle Fær Øer e della Groenlandia. Altri compiti sono: sorveglianza, ricerca e recupero, rompighiaccio, recupero e prevenzione delle fuoriuscite di petrolio. In passato, dal 1509 al 1814, fece parte della Marina Dano-Norvegese, quando Danimarca e Norvegia erano unite, appunto, nel Regno di Danimarca e Norvegia.

La Danimarca, con la sua posizione strategica, ha avuto una funzione di guardiano dell'omonimo stretto, fin dalla prima guerra mondiale quando nonostante la neutralità il paese decise di dotarsi di due squadre navali in grado di controllare gli accessi da nord e da sud al Belt; alla testa delle due squadre vennero progettate navi dotate di cannoni pesanti da 240mm. Venne costruita una classe di tre navi secondo il progetto con due cannoni da 240mm, denominata classe Herluf Trolle dalla capoclasse, varata nel 1899 ed entrata in servizio nel 1901; la seconda fu la Olfert Fischer e la terza la Peder Skram; un'altra nave in progetto, la Niels Iuel, venne completata con dieci cannoni da 150mm.

Le due più vecchie vennero messe in disarmo rispettivamente nel 1932 e nel 1936, mentre la Peder Skram era ancora in servizio allo scoppio della guerra. La marina danese venne bloccata dall'invasione tedesca del 1940 durante la seconda guerra mondiale ma le unità dell'epoca erano già irrimediabilmente obsolete; la marina venne incaricata del compito del dragaggio mine nello stretto in direzione est-ovest per permettere il traffico interno, mentre i tedeschi spazzavano la direzione sud-nord e questo permise ai danesi di sostenere verso gli Alleati che la flotta non collaborava con i tedeschi. Nonostante ciò nel febbraio 1941 i tedeschi requisirono le sei nuove motosiluranti Dragen, Hvalen, Laxen, Glenten, Hoegen ed Ørnen, con la promessa che avrebbero pagato in materiali sufficienti per costruirne di nuove.

La Peder Skram dopo l'autoaffondamento nell'arsenale di Copenaghen

Ma le crescenti tensioni all'interno della Danimarca verso gli occupanti e le vicende belliche portarono i tedeschi durante l'operazione Safari il 29 agosto 1943 a procedere al disarmo della flotta e dell'esercito; in previsione di ciò, non potendo opporsi con la forza, la marina danese aveva dato precedentemente ordine alle proprie navi di tentare di raggiungere la Svezia o di autoaffondarsi, e venne dato fuoco all'hangar nella base militare di Holmen a Copenhagen che ospitava gli idrovolanti; alla fine, solo alcune unità minori raggiunsero la Svezia mentre la più grossa unità danese, la Niels Juel, venne messa fuori uso da due bombe d'aereo esplose molto vicino e costretta ad arenarsi mentre tentava di passare lo stretto.

Nel dopoguerra la sua configurazione soprattutto curata in funzione di contrasto della flotta sovietica, che stazionava nel traffico, come anche quelle della flotta del Nord.

La Kongelige Danske Marine è una classica marina nordica con numerose unità leggere da attacco antinave, ma carente in termini di capacità antisom, ma è dotata anche di una componente d'altura con alcune unità valide.

La Marina Danese ha il comando ad Århus ed ha due squadre operative, una di base a Frederikshavn e l'altra a Korsør.

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