Doppelfernrohr o Binocolo trioculare a doppia torretta revolver "Astramar" realizzato dalla San Giorgio - Società Anonima Industriale (S.A.I.) Genova - Sestri, installato su navi da guerra della Regia Marina Italiana dal 1938 circa. Questo binocolo è dotato di doppietti acromatici ad alta luminosità da 80 mm con paraluce estensibili, gli oculari da 12-20-40x sono posti su torrette ruotanti munite di un particolare e geniale sistema di bloccaggio.
La regolazione interpupillare è regolata facendo una leggera pressione sulle due levette ancorate ad un congegno ad ingranaggi il quale permette di allontanare o avvicinare le torrette oculari. Il binocolo è vincolato per l'uso, ad un elemento basculante le cui regolazioni micrometriche azimutali permettono l'avvio di calcoli trigonometrici utili al tiro.
Entrambi gli elementi ottici-meccanici sono assicurati ad un robusto cavalletto mediante il quale, oltre ad essere dotato di elementi estensibili, un sistema meccanico manuale a cremagliera permette la sua elevazione più consona all'osservatore.
La sua produzione iniziò all'incirca dal 1938 per essere installato a Bordo delle grandi Navi in Forza alla Regia Marina, ma le forniture non raggiunsero il numero sperato, tanto è vero che L'ammiraglio Inigo Campioni, Comandante in mare della Flotta Italiana nella battaglia di Punta Stilo svoltasi a Luglio del 1940 contro le forze della Marina Inglese, nel suo rapporto sulla battaglia, lamentava la mancanza di Astramar nella sua postazione di battaglia e suggerì di mettere almeno un paio di Astramar su tutte le navi che possono ospitare l'Ammiraglio al comando di una Squadra Navale.
La qualità costruttiva ed il materiale massiccio, solido ma anche leggero e versatile, utilizzato per la sua realizzazione, fecero di questo bino-trioculare il modello di punta dell'industria ottico meccanica italiana e modello di orgoglio della S.A.I. San Giorgio di Genova Sestri.
La "San Giorgio" - "Società anonima italiana per la costruzione di automobili marittime e terrestri" è stata una casa automobilistica italiana attiva tra il 1905 e il 1909. Fondata a Sestri Ponente nel 1905 con il nome di "San Giorgio" - "Società anonima italiana per la costruzione di automobili marittime e terrestri" inizia la sua attività con costruzione di autovetture e di carrozze ferroviarie. La società era di proprietà della famiglia Odero, proprietaria dei Cantieri Odero di Genova. Dopo un avvio molto soddisfacente la crisi economica del 1907 colpì l'azienda soprattutto per colpa dei dazi doganali con la Gran Bretagna dalla quale importava importanti componenti, l'andamento delle vendite sfavorevoli portò alla chiusura del ramo automobilistico dell'azienda nel 1909.
Successivamente la "San Giorgio" si specializzò nella produzione di dispositivi ottici, nella progettazione di strumenti di precisione e nell'elettromeccanica. Tra questi venivano fabbricati telemetri a coincidenza e stereotelemetri in dotazione alla Regia Marina ed ampiamente impiegati sulle navi da guerra italiane nel corso della seconda guerra mondiale. All'inizio della prima guerra mondiale l'azienda contava già 3000 dipendenti.
Negli anni l'azienda subirà ancora altre evoluzioni più o meno radicali sia nella produzione che nella proprietà fino ad arrivare ai giorni nostri con il nome di "Leonardo".