Doppelfernrohr 8x56 Emil Busch A-G. (Aktiengesellschaft) Rathenow, circa 1900

Doppelfernrohr 8x56 Emil Busch A-G. (Aktiengesellschaft) Rathenow, circa 1900

Binocolo 8x56 prodotto da Emil Busch A-G. (Aktiengesellschaft) di Rathenow, nel 1900 circa. Al momento non disponiamo purtroppo nessuna informazione tecnica e storica approfondita di questo specifico modello, tuttavia osservando con attenzione la poderosa e pesante costruzione del corpo strutturale, così come la lavorazione dei due gruppi oculari realizzati completamente in bronzo, possiamo notare la notevole quantità di materiali e tecnologia impiegata per la sua realizzazione.
Nonostante il binocolo raggiunga il peso di 2,2 Kg, il suo disegno lineare e bilanciato, lo rende piacevolmente maneggevole anche in uso prolungato, pertanto alla base di queste constatazioni possiamo affermare con ponderata ragionevolezza, che questo binocolo faceva parte di un lotto commissionato alla Emil Busch A-G. Rathenow, dalla Kaiserliche Marine e la sua produzione fu limitata a pochissimi esemplari da destinarsi esclusivamente all'uso di Ufficiali posti ai più alti gradi di Comando della Flotta Imperiale Tedesca.
Completamente funzionante nelle parti meccaniche, ancora perfettamente collimato con prismi e lenti chiare che rilasciano immagini molto definite. È presente la sua custodia in cartone pressato rivestita da tela cerata.


Storia della Emil Busch:

Le origini di questa azienda risalgono al 1789, quando Johann Heinrich August Duncker avvia nella città tedesca di Rathenow una piccola attività di costruzione di lenti per occhiali e microscopi. Egli era nato nel 1767, figlio di un Pastore che lo aveva avviato a studi teologici, durante i quali il giovane aveva anche acquisito notevoli conoscenze pratiche sulla fabbricazione e la lavorazione del vetro ottico (tornitura e rettifica) essendo molto attratto dalla fisica e dalla matematica.
Uno dei fattori che favoriscono l’iniziativa è costituito dal divieto di importazione di occhiali dall’estero emanato fin dal 1772 dal governo prussiano: la piccola azienda artigianale si avvale inizialmente del finanziamento di un altro Pastore, Samuel Cristoph Wagener, in virtù del quale si sviluppa rapidamente tanto che nel 1801 ottiene dal re di Prussia Federico Guglielmo III il riconoscimento di “industria privilegiata”.

Questo fatto consente di allargare l’attività a livello protoindustriale, anche in virtù del brevetto della “Vielschleifmaschine”, un’apparecchiatura utilizzata per la frantumazione del vetro ottico, il primo passaggio verso la produzione di lenti per occhiali o per microscopi. L’azienda assume la denominazione di Optische Industrie Anstalt e cresce economicamente in brevissimo tempo; i fattori di successo sono legati alla qualità del prodotto, ad un sistema di vendita capillare attraverso moltissimi punti vendita specializzati e anche alla possibilità dell’acquirente di ottenere una taratura personalizzata del prodotto acquistato.
Attualmente tali modalità di distribuzione appaiono del tutto scontate, ma all’epoca la vendita di occhiali veniva effettuata in gran parte col sistema “porta a porta” da commessi ambulanti e quindi gli acquirenti dovevano accontentarsi di un prodotto standardizzato. Duncker impiega nella propria azienda anche bambini orfani e invalidi di guerra garantendo loro il sostentamento e fornisce gratuitamente gli occhiali alle persone povere che non possono permettersi di acquistarli; nel 1919 si ammala gravemente e la conduzione dell’azienda viene assunta dal figlio Eduard Dunker, che allarga la produzione ai tubi auricolari.
Nei primi anni Quaranta del XIX° secolo l’attività assume le caratteristiche di vera e propria industria, nell’azienda opera ora personale specializzato e molti sono costretti a lavorare a casa propria in quanto i locali non sono più adeguati al livello di produzione; nel 1843 vengono prodotte 250.000 lenti e 40.000 paia di occhiali, di forma e concezione più moderna, con telaio in acciaio.
Anche la distribuzione è ormai di dimensioni mondiali, circa 300 negozi sparsi non solo in Europa, ma anche a New York e Mosca. Non avendo figli Duncker invia il nipote Emil Busch a Berlino a frequentare corsi di specializzazione nel settore ottico con l’intento di prepararsi la successione: nel 1845 Busch assume le redini dell’azienda e dimostra immediatamente il livello di preparazione acquisito. Modifica i metodi di produzione introducendo il vapore come forza motrice nel settore del taglio del vetro ottico e verso la metà del secolo la tecnologia che egli impiega è probabilmente la più moderna dell’intera Germania.
Nel 1852 ha inizio la produzione di apparecchi fotografici e soprattutto di obiettivi per la nascente industria tedesca; il volume di affari che gravita intorno alla Emil Buschcrea un indotto di grandi proporzioni, tanto che nel 1863 a Rathenow figurano ufficialmente 163 piccole aziende operanti nel settore ottico, evidente eredità di quegli operai che vent’anni prima lavoravano a casa propria.
Dal 1864 è fornitore di binocoli per le forze armate (sia tedesche che europee) e nel 1865 inizia la produzione del Pantoscop, un obiettivo grandangolare studiato all’interno dell’azienda. Nel 1872 la fabbrica, che nel frattempo aveva assunto la denominazione di Optische Anstalt Rathenow, diventa Emil Busch AG; nel 1877 Busch e Dunker (che morirà l’anno successivo) danno vita ad una fondazione costituita da una sorta di fondo pensione per i dipendenti, da attivare nel caso di cessazione della produzione dovuta a difficoltà economiche.
Nel 1900 Rathenow è il centro dell’industria tedesca per quanto riguarda la lavorazione del vetro destinato alla produzione di obiettivi, fotografici e non; nel frattempo è iniziata la collaborazione con la Carl Zeiss di Jena e con la Schott und Genossendalla quale viene acquistato il vetro ottico, mentre l’attività si allarga enormemente. In questo periodo vengono anche realizzati due prodotti particolari, il cosiddetto Busch Vademecum e la serie di ottiche marcate “ROJA”, costruite dal 1900 al 1910.
Il Busch Vademecum è costituito da un set di gruppi ottici combinabili con i quali possono essere realizzate varie lunghezze focali e che di fatto consente al fotografo di disporre di qualcosa che assomiglia molto ad una serie di obiettivi intercambiabili; le lenti sono contenute in una valigetta e possono essere montate su un tubo di supporto che diventa il corpo centrale dell’obiettivo essendo dotato di diaframma a iride. Gli obiettivi della serie ROJA sono invece ottiche di elevata qualità, di lunghezza focale fissa, destinate soprattutto a fotocamere di grande formato.
Nel 1927 la maggioranza delle azioni della società viene acquistata dalla Zeiss, anche se Busch continua la produzione di propri apparecchi fotografici Al termine della Seconda Guerra Mondiale la Emil Busch AG, accusata tra l’altro di collaborazionismo a causa delle forniture militari al Terzo Reich, viene acquisita dal governo della Germania dell’Est, che la trasforma in diverse aziende di stato tra cui la VEB Rathenower Optische Werke e la VEB Augenoptik “Hermann Duncker“. Dopo la riunificazione tedesca le aziende ottiche di Rathenow hanno continuato l’attività, pur in presenza di un forte ridimensionamento degli organici a seguito di accorpamenti e fusioni.

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