“DECK MOUNTED 8x60”, ovvero binocolo montato sulla piattaforma (ponte) di una nave da guerra tedesca, prodotto in solo 100 unità, per la Kriegsmarine.
Realizzato da “BLC” nome in codice crittografato di Carl Zeiss Jena, con numero di produzione 1972587, che corrisponde essere stato costruito nel Dicembre del 1939 (su disposizione de Oberkommando der Wehrmacht)..
Il Binocolo è un 8x60 Porro II ed è stato progettato per poter seguire la ricerca di aerei di notte. Questo modello navale riporta impressa, sulla parte dell'oculare sinistro, la Reichsadler (Aquila Imperiale) con la sigla “M IV/1” ad indicare la produzione di binocoli Zeiss verificati ed accettati dalla Marina da guerra tedesca, mentre la lettera “N" indica Nordsee (o base navale situata nel Mare del Nord), il numero "184” indica probabilmente la matricola di assegnazione ad una specifica nave.
Il binocolo è dotato di quattro filtri: Ohne Glas (senza vetro), Klar (chiaro), Sonne (sole), Scheinwerfer (faro). Su entrambi i lati i filtri sono regolabili individualmente. I filtri sono in due colori: arancione in posizione “Sonne” e grigio scuro in posizione “Scheinwerfer“.
La lettera “T” sul lato sinistro, in lingua tedesca "Transparenzbelag", indica che le lenti sono rivestite da un trattamento antiriflesso che migliorò dell'80% la trasmissione di luce negli obiettivi. Questo sistema fu sviluppato e brevettato il 1° Novembre 1935da Aleksander Smakula, membro dello staff Zeiss di Jena dal 1934. Le lenti dei due oculari sono grandi, con diametro di 32 mm.
Sul binocolo è di facile regolazione la messa a distanza interpupillare, che avviene girando la barra posta sotto gli oculari. La messa a fuoco si regola facilmente su entrambi gli oculari, facendo ruotare la levetta posta su di essi. Sugli oculari sono montati i paraocchi originali: anello in metallo con tela gommata sulla parte superiore. All’interno dell’oculare destro è presente un reticolo a forma di una linea verticale con al centro una piccola lineetta orizzontale, che forma un +.
Sulla parte superiore del tubo oculare destro è presente l’attacco per la lampada che illumina il reticolo. Un piccolo chip, presente nel prisma destro, non pregiudica assolutamente la visuale che risulta essere chiara e ben definita. L’immagine è perfettamente collimata e davvero incredibile. Il suo peso complessivo è di circa 4,5 Kg. Questo modello è sicuramente fra i più interessanti binocoli prodotti per la Kriegsmarine e la sua rarità lo rende uno fra i pezzi più ambiti e richiesti dai collezionisti di ottiche, usate durante tutta la seconda guerra mondiale.
La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore, Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di precisione la piccola città di Jena, nella Turingia. Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della Turingia come migliore strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.
Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di 30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e, alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli per il mercato civile e militare. Erano realizzati modelli a partire dal 4x11 mm al 12x40 mm, fino ad arrivare a veri giganti come l'80 mm e il 100 mm. Grazie agli studi condotti sulla percezione della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm.
Per questo motivo fu introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati. Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e importanti aziende tedesche la Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò nel 1926 la Zeiss Ikon.
Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti sparsi in più di 29 nazioni nel mondo. Dal '33 la Zeiss acquistò interesse da parte del regime nazista, che bilanciò la produzione verso gli strumenti militari. Produsse con successo binocoli con ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla pressione per gli U-Boot, binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.
Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne.
Durante la seconda guerra mondiale, numerosi furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse volte dagli alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni. Il bombardamento di Dresda, oltre a devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon.
Il 13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche rimasero operative.