Scherenfernrohr Zeiss Nedinsco, Camouflage, "Ejèrcito Argentino - Infanteria y Caballeria", circa 1938

Scherenfernrohr Zeiss Nedinsco, Camouflage, "Ejèrcito Argentino - Infanteria y Caballeria", circa 1938

Periscopio a forbice o Scherenfernrohr, mod. S.F.14, prodotto dalla Carl Zeiss Jena Nedinsco S'Gravenhage nel 1938 circa, e destinato alla Fanteria e Cavalleria dell'Esercito Argentino.
Sulla piastra oculare destra infatti sono riportate le seguenti informazioni; "Ejèrcito Argentino - Infanteria y Caballeria" e numero militare di assegnazione "XX".
Sulla piastra oculare sinistra sono presenti le informazioni relative il produttore "Carl Zeiss Jena Nedinsco S'Gravenhage" nonchè gli ingrandimenti cui è disposto questo Scherenfernrohr ed un numero "XXX" (probabilmente il numero di serie).
È completo, oltre che dell'originale cavalletto prodotto dalla "Optal" il quale riporta i marchi di accettazione dell'Esercito Argentino, anche del Richtkreis il quale è contrassegnato dall'accettazione militare "Ejèrcito Argentino - Infanteria y Caballeria" e dal marchio del produttore "Carl Zeiss Jena Nedinsco's Gravenhage".
È importante considerare che sia lo Scherenfernrohr che il Richtkreis riportano lo stesso numero di matricola.
Inoltre è dotato del "supporto a vite" utile a installare lo Scherenfernrohr in condizioni e punti dove non era possibile, o non si conveniva, l'utilizzo del cavalletto.
Nella sua originale custodia di trasporto è riportata la "Tabla de Contenido".
La verniciatura “tipo camouflage” rappresenta una vera e propria rarità nel settore delle ottiche, in quanto sta a voler significare che ci fu una specifica richiesta da parte del committente alla azienda produttrice per particolari esigenze di impiego, infatti il camouflage è un tipo di verniciatura che tende a mimetizzare l’oggetto nell’ambiente cui è utilizzato e fattore importante essendo questa un'ottica da trincea non dava l’immediata possibilità di stabilire la distanza esatta ad un eventuale cecchino nemico presente su quel territorio (lo stesso principio che veniva utilizzato in marina quando si utilizzava verniciatura camouflage sulle navi da battaglia).
Queste verniciature "camouflage" potevano essere all'occorrenza create anche sul campo di battaglia per far fronte ad esigenze di mimetismo e di non facile individuazione.
Lo scherenfernrohr è in un ottimo stato di conservazione e tutti i meccanismi funzionano correttamente. È presente il reticolo nell'oculare destro.


La Nedinsco (Ned-Ins-Co in Olandese "Compagnia Olandese di Strumentazione") fu fondata nel 1921 dalla Carl Zeiss di Jena a seguito di un'acquisizione di una vecchia fabbrica in disuso, situata nella città di Venlo, in Olanda. Grazie ad un uomo, Franz Kaumanns, che simpatizzava con la Germania, la Carl Zeiss riuscì ad evitare le restrizioni imposte nel trattato di Versailles, nelle quali non era permesso alla Germania di produrre materiale bellico per il proprio esercito; l'articolo 168-170 infatti imponeva rigorosi controlli sulla produzione di materiale bellico e la conseguente esportazione.
Nello stesso anno iniziò la produzione di Telemetri, Periscopi e lampade di segnalazione ad uso militare.
Nel 1921 Franz Kaumanns, quale delegato rappresentante della Carl Zeiss in Olanda, aprì la sede sociale e di rappresentanza nella città di Gravenhage.
Nel 1923, la Zeiss affidò l’incarico all'architetto Hans Schlag per la progettazione relativa l’ampliamento della fabbrica, facendo costruire una torre atta ad allineare gli strumenti ottici ed alla calibrazione sulle distanze maggiori, concentrandosi sui campanili di Venlo, cui questa città ne vantava un gran numero.
Nel 1944 la fabbrica fu distrutta da un violento bombardamento.
Dopo la seconda guerra mondiale la Nedinsco divenne una società indipendente.
Nello stesso anno iniziò la produzione di Telemetri, Periscopi e lampade di segnalazione ad uso militare.
Nel 1921 Franz Kaumanns, quale delegato rappresentante della Carl Zeiss in Olanda, aprì la sede sociale e di rappresentanza nella città di Gravenhage.
Nel 1923, la Zeiss affidò l’incarico all'architetto Hans Schlag per la progettazione relativa l’ampliamento della fabbrica, facendo costruire una torre atta ad allineare gli strumenti ottici ed alla calibrazione sulle distanze maggiori, concentrandosi sui campanili di Venlo, cui questa città ne vantava un gran numero.
Nel 1944 la fabbrica fu distrutta da un violento bombardamento.
Dopo la seconda guerra mondiale la Nedinsco divenne una società indipendente.

La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore, Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di precisione la piccola città di Jena, nella Turingia. Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della Turingia come migliore strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.
Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di 30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e, alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli per il mercato civile e militare. Erano realizzati modelli a partire dal 4x11 mm al 12x40 mm, fino ad arrivare a veri giganti come l'80 mm e il 100 mm.
Grazie agli studi condotti sulla percezione della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm. Per questo motivo fu introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati. Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e importanti aziende tedesche la Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò nel 1926 la Zeiss Ikon. Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti sparsi in più di 29 nazioni nel mondo.
Dal '33 la Zeiss acquistò interesse da parte del regime nazista, che bilanciò la produzione verso gli strumenti militari. Produsse con successo binocoli con ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla pressione per gli U-Boot, binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.
Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne. Durante la seconda guerra mondiale, numerosi furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse volte dagli alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni.
Il bombardamento di Dresda, oltre a devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon.
Il 13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche rimasero operative.

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