Orologio di Bordo, prodotto dalla E. Boselli di Milano, appositamente realizzato per essere installato a Bordo di un Sommergibile della Regia Marina Italiana. Sul retro sono presenti i marchi del Regio Arsenale Militare Marittimo La Spezia ovvero la committenza che avrebbero successivamente installato questo orologio all'interno di Navi o Sommergibili.
L'orologio, completamente realizzato in "Bronzo Marino", riporta sul quadrante i marchi di assegnazione e accettazione della Regia Marina Italiana.
Il quadrante è verniciato di nero e riporta caratteristiche tipiche le quali risentono della corrente artistica "futurista". Infatti i numeri, fatta eccezione per quelli romani a scandire le XII, III, VI e IX, sono sostituiti da non comuni triangoli i quali, unitamente al quadrante nero, sposano a pieno il design dell'epoca.
All'interno delle Navi e dei sommergibili erano installati orologi in ogni reparto: dal Quadrato Ufficiali, alla sala macchine, sala radio etc.
Perfettamente funzionante.
Regio Arsenale Militare Marittimo La Spezia
Storicamente, fu Napoleone Bonaparte ad intuire per primo la possibilità di costruire un arsenale nel golfo della Spezia. Del progetto fu incaricato l'architetto genovese Andrea Tagliafichi.
L'idea di Napoleone venne ripresa nel 1857 da Cavour, all'epoca presidente del consiglio e ministro della Marina, che si preoccupò di reperire i fondi necessari ed affidò a Domenico Chiodo, ufficiale del Genio militare, la cura della costruzione della nuova base navale.
I lavori, iniziati nel 1862, terminarono il 28 Agosto 1869, quando il generale Domenico Chiodo inaugurò formalmente l'impianto non ancora completato, dando il via all'allagamento dei bacini appena costruiti. A protezione dell'Arsenale e della base navale fu poi costruito un sistema di forti opportunamente collocati.
Durante la Prima guerra mondiale dal Febbraio 1917 arriva una Sezione Idrovolanti con 4 FBA Type H per la Regia Marina che dal marzo 1918 diventa 269ª Squadriglia che rimane fino al 1º Giugno 1918.
Seconda guerra mondiale
Durante la seconda guerra mondiale, a causa della sua importanza strategica, l'arsenale fu pesantemente bombardato e venne quasi completamente distrutto, ma grazie a veloci lavori di ristrutturazione tornò ad essere operativo già nel primo dopoguerra.
Fu sede, tra l'altro, della IIª squadra e della Xª flottiglia MAS.