Bauletto portagioie zampa di Elefante, Oberstleutnant Lothar Von Trotha - Africa Orientale Tedesca, 1895

Bauletto portagioie zampa di  Elefante, Oberstleutnant Lothar Von Trotha - Africa Orientale Tedesca, 1895

Bauletto dal tipico stile Liberty o art noveau ricavato da una zampa di Elefante, donato dall'Oberstleutnant Lothar Von Trotha, Comandante delle forze di protezione e Vicegovernatore dell'Africa Orientale Tedesca, nel 1895.

Sul coperchio del bauletto infatti, vi è incastonata una targa dalla quale si evince che l'Oberstleutnant Lothar Von Trotha, ne fece dono a ricordo, il 15 giugno 1895 dalla città di Tanga dove aveva sede un ufficio distrettuale dell'Africa Orientale Tedesca, ad una figura probabilmente femminile, la quale si trovava verosimilmente in Germania. Ciò lo si deduce dal fatto che questo bauletto, nei dettami estetici e funzionali tra l'altro di un vero e proprio portagioie, considera al suo interno un velluto color porpora. A suffragio dell'ipotesi che questo bauletto sia stato ricavato da una zampa di uno degli elefanti abbattuti da Lothar von Trotha, vi è il fatto che la Tanzania vantava

una delle più alte concentrazioni di elefanti in Africa, in particolare nella pianura del Serengeti, del Tarangire e nell'area di Ngorongoro, zone le quali vennero ampiamente battute dai cacciatori europei a partire proprio dalla fine del xix secolo.

Misure: Altezza 150-180 mm, base 280-320 mm circa.

Condizioni: antica riparazione al retro della zampa, qualche piccola mancanza, per il resto ottima conservazione.

È corredato di documento peritale nonchè certificazione CITES anno 2025.


Adrian Dietrich Lothar von Trotha (Magdeburgo, 3 luglio 1848 – Bonn, 31 marzo 1920) è stato un generale tedesco e famoso per la sua dura condotta durante le Guerre herero nell'Africa Sud-Occidentale, in particolare per gli eventi che hanno portato al quasi totale sterminio degli Herero.

Nato a Magdeburgo, Trotha si unì all'Armata prussiana nel 1865 e prese parte alle guerre austro-prussiana e franco-prussiana, per le quali fu insignito della Croce di ferro di seconda classe. Sposò Bertha Neumann il 15 ottobre 1872.

Nel 1894 venne nominato comandante delle forze coloniali nell'Africa Orientale Tedesca, dove ebbe successo nel reprimere spietatamente le insurrezioni, fra le quali quella degli Wahehe. Mentre era temporaneamente distaccato nella Cina imperiale come Comandante di Brigata del Corpo di Spedizione dell'Asia Orientale, prese parte alla repressione della Ribellione dei Boxer. Quindi non fu una sorpresa quando, il 3 maggio 1904, venne nominato Comandante delle Schutztruppe nell'Africa Tedesca del Sud-Ovest e inviato a sedare la rivolta degli Herero. Von Trotha giunse nell'Africa sudoccidentale l'11 giugno 1904, mentre la guerra contro gli Herero imperversava da cinque mesi. Il Comando tedesco non aveva avuto fino a quel momento grande successo contro le tattiche di guerriglia adottate dagli Herero. Inizialmente, anch'egli subì delle perdite.

Nell'agosto del 1904 il Generale von Trotha mise a punto un nuovo piano di battaglia per porre fine alla rivolta. Nella battaglia di Waterberg diede l'ordine di accerchiare gli Herero su tre lati, in modo che l'unica via di fuga fosse verso l'arida steppa di Omaheke, propaggine occidentale del deserto del Kalahari. Gli Herero fuggirono nel deserto e von Trotha ordinò alle sue truppe di avvelenare i pochi pozzi d'acqua, di erigere posti di guardia lungo una linea di 150 miglia e di sparare a vista su ogni Herero, che si trattasse di uomo, donna o bambino. Per rendere il suo atteggiamento verso gli Herero ancora più chiaro, il 2 ottobre von Trotha emanò il Vernichtungsbefehl, o ordine di sterminio:

«Io, generale dell'esercito tedesco, invio questa lettera agli Herero. Essi non sono più sudditi tedeschi. Hanno ucciso, derubato, tagliato le orecchie e altre parti del corpo a soldati feriti, e ora sono troppo codardi per continuare a combattere. Annuncio alla popolazione che chiunque mi consegnerà un loro capo riceverà 1000 marchi, e 5000 marchi per Samuel Maharero. Il popolo Herero deve lasciare il paese. Se non lo farà, lo costringerò col cannone. Ogni Herero che sarà trovato all'interno dei confini tedeschi, con o senza un'arma, con o senza bestiame, verrà ucciso. Non accolgo più né donne né bambini: li ricaccerò alla loro gente o farò sparare loro addosso. Queste sono le mie parole per il popolo Herero.»

Ai suoi soldati dette inoltre questa spiegazione:

«Questo proclama sarà letto alla truppa durante l'appello, aggiungendo che al soldato che catturerà un capotribù spetterà un'adeguata ricompensa, e che sparare addosso a donne e bambini è da intendersi come sparare sopra le loro teste, per costringerli a fuggire. Sono convinto che questo proclama darà il risultato di non fare più prigionieri maschi, ma non degenererà in atrocità contro donne e bambini. Quanto a questi, scapperanno di certo se si sparerà un paio di volte sopra le loro teste. La truppa non perderà di vista la buona reputazione del soldato tedesco.»

Von Trotha ha sempre difeso durante la sua vita la sua linea politica: "È stato ed è nella mia politica usare la forza contro il terrorismo, ed anche brutalità". Un anonimo soldato tedesco è stato segnalato per aver detto delle stragi "...il rantolo dei morenti e le urla dei pazzi...sono eco nel sublime silenzio dell'infinità."

La tattica di von Trotha si distingueva marcatamente da quella dei leader degli Herero, i quali erano, nel complesso, attenti a garantire che solo i soldati venissero attaccati. Von Trotha fu richiamato in patria l'11 novembre 1905 e morì di febbre tifoidea il 31 marzo 1920 a Bonn.


Referenze:

Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Lothar_von_Trotha

Isabell V. Hull, Absolute Destruction: Military Culture And the Practices of War in Imperial Germany, p. 56.

cf. Drechsler, Horst: Let Us Die Fighting: The Struggle of the Herero and Nama Against German Imperialism, 1884-1915 (London: Zed Press, 1980), 150.

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