Bisturi chirurgico in bronzo con lama in ferro, Toscana, XV secolo

Bisturi chirurgico in bronzo con lama in ferro, Toscana, XV secolo

Bisturi chirurgico, costituito da una impugnatura in bronzo lavorata con una rappresentazione di un delfino stilizzato, nella cui bocca è innestata una lama tagliente ricurva in ferro forgiato, mentre la "pinna dorsale", favorisce una presa salda ed ergonomica. La coda è costituita da un elemento conico alla cui estremità è presente una piccola sfera la quale consente, come da foto, di impugnare il bisturi correttamente ed esercitare pressione ed agevolare la massima precisione durante l'esecuzione del taglio.

Questi fattori estetici, oltre ad essere funzionali, rivelano i dettami dell'arte figurativa del primo periodo rinascimentale il cui stile inconfondibile e raffinato, considerava la sua applicazione anche sui più piccoli oggetti di uso quotidiano.

In osservanza dello stile e non meno il fatto che raffiguri un delfino stilizzato, figura presente negli stemmi araldici di 2 delle più importanti famiglie fiorentine quali i Pazzi ed i Pandolfini, nonchè simbolo ricorrente nella Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria e del "Putto con Delfino" di Andrea del Verrocchio posto sulla fontana del cortile di Palazzo Vecchio, si può ipotizzare che fosse un medico facente parte dell'antica corporazione dei Medici e Speziali di Firenze, ovvero una delle sette arti maggiori di Firenze, la quale comprendeva medici, chirurghi e speziali (farmacisti).

Inoltre non è da escludere che la produzione di questo raffinatissimo bisturi fosse avvenuta nella vicina provincia di Pistoia in quanto, a partire dal XIII secolo, Pistoia divenne un importante centro per la produzione di armi e strumenti da taglio: venivano li fabbricati i "pistorienses gladii", coltelli affilati a doppio taglio, la cui qualità era tale da renderli adatti anche a un uso medico e, proprio da questa tradizione artigiana, derivano gli strumenti chirurgici che nel tempo si sono evoluti nel bisturi che oggi conosciamo. L’etimologia della parola “bisturi” infatti, si lega proprio alla città di Pistoia, il cui nome latino era Pistorium.

Dato il particolare aspetto della sua forma, si ritiene che questo bisturi sia stato fatto realizzare da un illustre Chirurgo, a servizio di importanti e prestigiosi personaggi vissuti verso la metà del XV secolo, il quale eseguiva il proprio lavoro privilegiando l'utilizzo di strumenti unici da lui stesso ideati o per lui appositamente realizzati, per mezzo dei quali esprimeva il suo "status medici".

Stato di conservazione, eccellente.

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