Croce Ortodossa Figurata Microsculture (Monte Athos), XVI Secolo

Croce Ortodossa Figurata Microsculture (Monte Athos), XVI Secolo

Croce Ortodossa figurata, realizzata in legno di bosso, scolpita ed intagliata magistralmente su entrambe le facciate, con scene raffiguranti la vita e la passione di Cristo, spesso ambientate all'interno di strutture architettoniche.
La Croce, realizzata nel XVI secolo, fu utilizzata per le benedizioni, secondo l'uso liturgico ortodosso, in seguito venne inserita in una stauroteca in bronzo dorato, limitatamente applicata ai soli lati, idonea a mantenerla solida e compatta, oltre che a lumeggiarne le molteplici scene rappresentate, lasciando facilitata la loro completa visione e lettura degli straordinari intagli e delle microscopiche iscrizioni presenti.
Molteplici sono le note distintive che caratterizzano e rendono molto rara questa Croce; l'epoca in cui essa è stata realizzata, la raffinatissima esecuzione delle sculture e degli intagli di ambienti architettonici, ma sopratutto e non ultima la miriade di immagini di personaggi e animali in essa contenuti, i quali risultano essere 187 distribuiti su entrambe le facciate, in uno spazio che va dai 19,5 cm di altezza x 13,5 cm di larghezza x 3 centimetri di profondità.
Alcune Croci analoghe sono conservate al Museo del Tesoro del Duomo di Monza, nel Museo Bagatti Valsecchi di Milano, nel Museo Diocesano di Feltre e alcune altre in vari Musei sparsi in tutto il Mondo, tutte databili al XVI secolo.
Relativamente a queste Croci, non è del tutto univoco il parere circa l'esatto luogo d'origine, delle recenti ricerche concordano per una provenienza greca, che può essere allargata alle regioni di osservanza Ortodossa e una produzione lungo un arco temporale molto ampio.
Di queste Croci oltreciò si parla di autori Greci, Ciprioti o Balcanici ma anche di un artefice alquanto misterioso, Zuan Zorzi (Giovanni Giorgio Lascaris) detto "Pirgotele", greco forse di nascita o solo d'origine attivo a Venezia, nel Veneto e in tutti gli ampi territori soggetti all'influenza della "Serenissima".

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