Powder Flask o Pulverflaske, Nord Italia (Milano-Brescia), circa 1580

Powder Flask o Pulverflaske, Nord Italia (Milano-Brescia), circa 1580

Powder flaske o pulverflasche prodotta verso il 1580 in Italia, (Brescia o Milano), di forma piatta e ricurva è realizzata in pregiato legno di noce e decorata con intarsi in avorio, madreperla e osso incisi.
Sul fronte e sul lato interno della fiasca, è presente un magnifico intarsio composto da girali, fiori incisi e numerose specie di volatili i quali, magistralmente eseguiti sono resi protagonisti.
Il fronte ed i fianchi della fiasca sono delimitati per tutto il perimetro da una cornice intarsiata in osso la quale, si ripropone identica anche al retro.
I fornimenti sono in ottone, essenziali, i quali non dovevano in alcun modo inficiare con la bellezza protagonista dell'intarsio, sublime e difficilmente riscontrabile in altre fiasche.
Infine, sul fondo della Fiasca è presente una placca in avorio abilmente incisa, raffigurante un guerriero dotato di scudo e dalle caratteristiche "manieriste" tipiche del XVI secolo.
È estremamente importante considerare che, ai fini della comprensione dei soggetti realizzati sulla fiasca, a partire dalla seconda metà del cinquecento, ci fu un fiorire di scritti di carattere ornitologico i quali certamente influenzarono, in modo significato, l'autore di questa importante fiasca da polvere. Infatti nel 1544, l'inglese William Turner, pubblicò una Historia Avium (Storia degli Uccelli) e nel 1555, lo svizzero Conrad von Gesner, pubblicò De Avium Natura (Natura degli Uccelli), tradotto subito dal latino in tedesco (Vogelbuch = Libro degli Uccelli, 1557), nel quale sono elencate in ordine alfabetico 217 specie di uccelli, ciascuna illustrata con un'incisione in legno e completa d'informazioni sull'aspetto, l'anatomia, la distribuzione, il comportamento.
Nello stesso anno, il francese Pierre Belon pubblicò l'Histoire de la Nature des Oyseaux, avec Leurs Descriptions et Naïfs Portraicts Retirez du Naturel (Storia della Natura degli Uccelli, con le Loro Descrizioni e Semplici Ritratti Presi dal Naturale), contenente le descrizioni di circa duecento specie.
Intorno al 1572 l'olandese Volcher Coiter, che aveva studiato approfonditamente le strutture interne degli uccelli, nel De Diferentiis Avium (I Diversi Uccelli) propose una classificazione di questi animali basata sulla struttura e sul comportamento.
In Italia altresì, il naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi, pubblicò nel 1599 un testo intitolato Ornithologiae Hoc Est de Avibus Historiae Libri XII (Ornitologia Ossia Storia degli Uccelli in 12 Libri), a cui si aggiunsero due ulteriori volumi nel 1600 e nel 1603, per un totale di oltre 2000 pagine interamente dedicate all'ornitologia.
L'umbro Antonio Valli da Todi pubblicò nel 1601 Il Canto de gl'Augelli, opera nella quale, tra le altre cose, esplicita la relazione tra territorio e canto.
Nel 1676 Francis Willughby pubblicò Ornithologiae Libri Tres (Ornitologia in 3 Libri), completato successivamente da John Ray.
Inoltre, l'espansione delle rotte commerciali e la colonizzazione delle Americhe portò alla descrizione di nuove specie. Un importantissimo contributo in questo senso fu dato da Charles de l'Écluse, generalmente conosciuto con il nome latinizzato di Carolus Clusius. Benché prevalentemente botanico, questo francese che viveva nei Paesi Bassi ebbe modo di vedere reperti provenienti da ogni parte del mondo, portati dai navigatori, e nel 1605 pubblicò Exoticorum Libri Decem (Cose Esotiche in 10 Libri), nel quale, tra l'altro, vengono descritte molte nuove specie di uccelli, come il casuario, il pinguino di Magellano, l'ibis rosso ecc.
Tra i tanti altri studiosi che descrissero specie nuove, ricordiamo qui il danese Ole Worm (latinizzato come Olaus Wormius), che descrisse l'uccello del Paradiso e il geografo Georg Markgraf, i cui appunti servirono a Johannes de Laet per l'ultimo volume della Historia Naturalis Brasiliae (Storia Naturale del Brasile, 1648), contenente 133 specie di uccelli.

Referenze:
Munchen, Bayerische Nationalmuseum (111 884)
Csörge Collection
Victoria And Albert Museum (W.57-1923)
Victoria And Albert Museum (67-1903)
Victoria And Albert Museum (M.143-1923)
Philadelphia Art Museum - Accession Number: (1977-167-917)
Philadelphia Art Museum - Accession Number: (1977-167-914)

Philadelphia Art Museum - Accession Number: (1977-167-901)
Poire à poudre (Chasseur et biche), Allemagne, vers 1630 © MAH, photo : F. Bevilacqua, Inv. K 366

The Minneapolis Institute of Art - Accession Number: 2000.161.1


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