Stiletto in ferro forgiato, databile alla prima metà del XVII secolo, con lama a doppio filo, elsa dritta con ricca decorazione ad altorilievo raffigurante cariatidi e mascheroni centrali scolpiti e minuziosamente incisi. Il manico di forma singolare a torquè, è rifinito con filo acciaioso intrecciato per tutta la sua lunghezza e fa da supporto al pomo, scolpito a sbalzo con bulino, a effigiare la testa di un moro decorata con perline d'argento incastonate.
È intorno al 1600 infatti che nel nord Italia nacque la "moda" di decorare i manici delle armi da taglio con teste di africani. L'esplorazione e la colonizzazione rinascimentale in Africa e nel Nuovo Mondo suscitarono un crescente interesse per la foggia esotica sopratutto a Milano e nei territori della Repubblica di Venezia.
Inoltre, le teste di moro si riferiscono alle immagini araldiche delle teste degli africani rappresentate su stemmi, cimieri e bandiere presenti in tutta Europa a partire dal 1300. Nonostante vi sia il comune malinteso che le teste di moro siano rappresentazioni di musulmani sconfitti nelle varie battaglie tra oriente e occidente, i fatti siggeriscono che nella maggior parte delle raffigurazioni le teste di moro ri riferiscano ad africani i quali apportarono il loro onorevole contributo a fianco dei cattolici d'europa durante le battaglie.
Il suo originale fodero, di forma tondeggiante, è in lamiera di ferro forgiato magistralmente sbalzato con figure a decoro di soldati ed animali, accartocciato, brasato in ottone e chiuso sul finale da semisfera incisa.
Questo stiletto, certamente destinato a committenze di elevato rango nobiliare, è da attribuire a maestranze attive a Milano o Venezia.
Condizioni di conservazione eccellenti.
Referenze:
Kunst Historisches Museum Wien - Inv. Nr. Hofjagd- und Rüstkammer, A 1029 (https://www.khm.at/objektdb/detail/371394/?pid=251...)
Decorative Antique Ironwork: A Pictorical Treasure (Henry Renè) - Pag. 387
http://www.taneter.org/moorsheads.html