Gioiello ottico, prodotto in un limitatissimo numero di esemplari, dalla "Chr. Beck & Sohne Cassel" e appartenuto a Massimiliano Egon II, Principe di Fürstenberg (13 Ottobre 1863 – 11 Agosto 1941). È stato un proprietario terriero, investitore e nobile tedesco che fu a capo della casata di Fürstenberg dal 1896 al 1941.
Si tratta di un piccolissimo binocolo da teatro, dotato di 3,5 ingrandimenti, modello denominato "Fema". La sua datazione è antecedente il 1928 in quanto Cassel è scritto con la "C". È infatti solo dopo il 1928 che Cassel sostituì la "C" con la "K" divenendo Kassel.
In un periodo in cui tutti i grandi colossi della produzione ottica realizzavano grandi quantitativi di binocoli in serie, seppur di ottima qualità, la "Chr. Beck & Sohne Cassel" divenne nota per le produzioni di piccolissimi lotti di binocoli i quali, erano considerati veri e propri gioielli dalle caratteristiche ottico-meccaniche perfette e dal design unico, come lo si evince dalle foto di questo modello "Fema" la cui conformazione del corpo-binocolo è realizzata con un accentuato disegno a "Cuore".
Questo raro esemplare è in condizioni estetiche e di funzionamento eccellenti: è completo della sua originale custodia dotata di laccetto di trasporto e specchio al suo interno. Inoltre, nella "tasca" posteriore è presente il biglietto da visita originale del Principe Max Egon.
Max Egon
Nato come principe Maximilian Egon Christian Karl Aloys Emil Leo Richard Anton zu Fürstenberg, era il figlio del principe Maximilian Egon zu Fürstenberg e di sua moglie, la contessa Leontina von Khevenhüller-Metsch. Aveva un fratello minore, nato nel 1867, chiamato il principe Karl Emil Egon zu Fürstenberg.
Amico intimo e consigliere dell'imperatore Guglielmo II di Germania, Max di Fürstenberg ereditò titoli territoriali in Prussia, Austria, Ungheria, Württemberg e Baden, e in virtù di essi ebbe un seggio nella Camera dei Lord in ciascuna delle cinque stati. Fino alla prima guerra mondiale fu vicepresidente della Camera dei Lord prussiana.
La sua residenza principale era il Palazzo Principesco a Donaueschingen, vicino alla sorgente del Danubio, dove possedeva grandi foreste di cervi. L'imperatore Guglielmo II lo visitava spesso lì e Max accompagnava invariabilmente l'imperatore nelle sue spedizioni di caccia e nei viaggi in Norvegia. Oltre alle vaste foreste ancestrali, possedeva anche miniere di carbone, alberghi e birrerie.
Sebbene fosse un membro dell'alto cattolico romano di Uradel e si fosse tenuto a lungo lontano dalla politica dei partiti, dopo aver incontrato Adolf Hitler ed Ernst Röhm nel Novembre 1933, Max si entusiasmò della leadership di Hitler, commentando che "È stato meraviglioso poter incontrare un uomo così grande».
Nello stesso anno, 1933, aderì al Partito Nazista e alle SA. Nel 1938 fu nominato Standartenführer.