Doppelfernrohr Beobachtungsfernrohr 12x60 BLC (Carl Zeiss), Kriegsmarine, circa 1944

Doppelfernrohr Beobachtungsfernrohr 12x60 BLC (Carl Zeiss), Kriegsmarine, circa 1944

Doppelfernrohr 12x60 prodotto dalla "blc", nome in codice del produttore Carl Zeiss Jena, prodotto per la Kriegsmarine nel 1944. Questo Binocolo, con inclinazione visuale di 60°, era installato a bordo delle navi e precisamente sui telemetri 6 R stereoscopici, come risulta riportato sulla relativa targhetta. Quest'ottica inoltre era installata su altri dispositivi quali Kommandogerät Flak-Batterie, Telemetri Blindati e altri congegni di puntamento.
Questi Doppelfernrohr erano utilizzati per il calcolo trigonometrico utile al tiro contro navi o contro aerei. Questa produzione specificatamente realizzata per la Kriegsmarine era dotata di un apposito mirino prodotto e marcato "blc" (Carl Zeiss), attraverso il quale era possibile direzionare l'ottica verso l'obbiettivo, il quale si innesta su un apposita base sulla quale è presente il marchio di accettazione della Kriegsmarine ovvero "M", "Aquila" e "IV/1".
Le ottiche sono dotate di trattamento blu antiriflesso (Trasparentbelag). Questo sistema fu sviluppato e brevettato il 1° Novembre 1935 da Aleksander Smakula, membro dello staff Zeiss di Jena dal 1934.
Questo binocolo ha alcune caratteristiche insolite e interessanti: la distanza interpupillare viene regolata spostando una leva sotto il gruppo oculare sinistro (sistema identico applicato anche al 25x100 Zeiss) che gira eccentricamente il gruppo stesso. I prismi hanno un sistema di due superfici riflettenti la luce per avere un’immagine più luminosa.
Si possono inserire due filtri (uno grigio chiaro ed uno scuro) ruotando una piccola manopola con su scritto "farbgläser". È presente la maschera di gomma (che può essere alzata, abbassata e ripiegata) per facilitare e migliorare la visione stando anche più comodi e più concentrati alla visione, avendo la fronte appoggiata. Una grande manopola sulla parte anteriore/superiore aziona e stringe un morsetto sul fondo per il fissaggio al telemetro.
Le condizioni di conservazione sono eccellenti, la visione è chiara, nitida e collimata e tutti i meccanismi funzionano perfettamente in modo fluido e corretto.

La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore, Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di precisione la piccola città di Jena, nella Turingia. Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della Turingia come migliore strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.
Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di 30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e, alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli per il mercato civile e militare.
Erano realizzati modelli a partire dal 4x11 mm al 12x40 mm, fino ad arrivare a veri giganti come l'80 mm e il 100 mm.
Grazie agli studi condotti sulla percezione della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm. Per questo motivo fu introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati.
Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e importanti aziende tedesche La Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò nel 1926 la Zeiss Ikon.
Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti sparsi in più di 29 nazioni nel mondo. Dal' 33 la Zeiss acquistò interesse da parte del regime nazista, che bilanciò la produzione verso gli strumenti militari. Produsse con successo binocoli con ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla pressione per gli U-Boot, binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.
Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne. Durante la seconda guerra mondiale, numerosi furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse volte dagli Alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni. Il bombardamento di Dresda, oltre a devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon.

Il 13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche rimasero operative.

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