Doppelfernrohr o Doppio Telescopio modello "ASEMBI" versione Militare realizzato dalla Carl Zeiss a partire dal 1910, completo del suo originale basamento "Richtkreis", dotato di spostamento micrometrico zenitale e azimutale, nonchè del suo originale cavalletto.
Questo straordinario doppio telescopio venne costruito principalmente in ferro massiccio in quanto questa caratteristica fu ritenuta un requisito necessario per poter resistere agli urti delle fortissime deflagrazioni causate dalle batterie dei potenti cannoni di bordo delle corazzate e degli incrociatori pesanti in quanto, alcune versioni con attacco "deck mounted", venivano installate sui ponti delle navi da guerra tedesche.
Dopo l'impiego a servizio della Kaiserliche Marine durante la prima guerra mondiale, le sue caratteristiche strutturali nonchè la dotazione di torrette trioculari estremamente versatili a fronte delle varie condizioni di necessità d'osservazione, consentirono agli alti comandi della "Vorläufige Reichsmarine" di ridestinarlo alla "Reichsmarine" della Repubblica di Weimar la quale sin da subito si trovò a fronteggiare le pesanti restrizioni previste dal "Trattato di Versailles" nel quale, gli stati alleati, imposero alla Germania una drastica riduzione della produzione di materiale bellico quale armi, ottiche, equipaggiamento, strumentazione tecnica, etc etc da destinarsi alle forze armate.
Pertanto, per raggirare queste limitazioni, gli alti comandi della "Vorläufige Reichsmarine" decisero di riutilizzare materiale già esistente e prodotto antecedentemente tali restrizioni, ridestinando alle forze armate a servizio della "Repubblica di Weimar".
A fronte di ciò pertanto, una targhetta affissa sul tubo oculare destro riportante la "Reichsadler" in uso dalla "Reichsmarine" dal 1918 al 1935 e la "N" seguita da un numero "X", riconducibile all'assegnazione ad una delle unità attive ed operanti nel "Nordsee" (Mare del Nord) sotto il controllo della "Marinestation der Nordsee der Reichsmarine", ne certifica il riutilizzo ben oltre la prima guerra mondiale.
La sua dotazione ottica è composta da due torrette trioculari rispettivamente 12x, 20x, e 40x con oculari ortoscopici, ovvero tripletti, adatti a rapporti focali più luminosi, con un'ottima riduzione delle aberrazioni ma sopratutto delle distorsioni; essi, abbinati agli obiettivi di 80mm, furono ritenuti i migliori per le proprietà ottiche cui si disponeva in quel periodo e consentivano all'osservatore di visionare immagini incredibilmente luminose e ben definite.
Due piccole "levette" di sblocco, poste in prossimità delle torrette, permettevano di bloccare o sbloccare la rotazione sull'ingrandimento focale prescelto. Oltreciò l'apertura interpupillare degli oculari, ottenuta ruotando le due torrette alla massima distanza, fu predisposta in modo tale da consentire l'utilizzo del binocolo anche da due osservatori contemporaneamente.
È corredato del suo originale "Richtkreis", dotato di spostamenti micrometrici, il quale è inoltre corredato di una leva di "sgancio rapido" della rotazione la quale consente, in particolari condizioni di necessità, di ruoteare liberamente di 360° il doppelfernrohr Asembi.
Il suo originale cavalletto estensibile, leggero ma estremamente resistente, fornisce una stabilità davvero eccellente anche su terreni non del tutto regolari.
Le sue straordinarie innovazioni tecnologiche per l'epoca lo faranno diventare una eccellenza ottico-meccanica ancora oggi insuperata se rapportate all'epoca in cui fu prodotto.
Il binocolo si presenta in ottime condizioni di estetica e funzionamento, tutti i meccanismi si muovono correttamente ed è perfettamente collimato.
La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore, Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di precisione la piccola città di Jena, nella Turingia. Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della Turingia come migliore strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.
Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di 30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e, alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli per il mercato civile e militare.
Erano realizzati modelli a partire dal 4x11 mm al 12x40 mm, fino ad arrivare a veri giganti come l'80 mm e il 100 mm. Grazie agli studi condotti sulla percezione della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm. Per questo motivo fu introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati.
Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e importanti aziende tedesche la Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò nel 1926 la Zeiss Ikon. Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti sparsi in più di 29 nazioni nel mondo. Dal '33 la Zeiss acquistò interesse da parte del regime nazista, che bilanciò la produzione verso gli strumenti militari.
Produsse con successo binocoli con ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla pressione per gli U-Boot, binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.
Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne. Durante la seconda guerra mondiale, numerosi furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse volte dagli alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni. Il bombardamento di Dresda, oltre a devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon.
Il 13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche rimasero operative.