U-Boot Zielfernrohr Carl Zeiss for Flak 8,8 cm U-Bootskanone L/30, circa 1915

U-Boot Zielfernrohr  Carl Zeiss for Flak 8,8 cm U-Bootskanone L/30, circa 1915

U-Boot Zielfernrohr o cannocchiale di puntamento, prodotto dalla Carl Zeiss nel 1915 circa, installato sul Cannone Ubts.u. Tbts. Flak L/30 8,8 cm Krupp, lungo 264 cm., in dotazione degli U-Boot Classe U-19 della Kaiserliche Marine (Marina Imperiale tedesca) durante la prima guerra mondiale. Della Classe U-Boot U-19 è da ricordare l' U-20, divenuto famoso per aver affondato il maggior numero di navi, tra le quali il Transatlantico inglese "RMS Lusitania" nel 1915.
L'ottica di puntamento, la cui struttura è realizzata in bronzo marino, è dotata di un tubo avente alla sua estremità un vetro, protetto da un coperchio ad ogiva con apertura a scatto manuale, che gli permette di ridurre la resistenza prodotta dall'acqua sulla propria struttura durante la navigazione in immersione. Una ghiera traforata e girevole sul tubo stesso, permette di far defluire l'acqua una volta in superficie rendendola pronta all'uso del puntamento. La lente obiettiva, di notevole spessore, è protetta altresì da una flangia con vetro a "tenuta stagna" la quale ha la funzione di proteggere e preservare ulteriormente un eventuale infiltrazione d'acqua.
All'interno del vano oculare sono presenti 4 filtri colorati (Chiaro, Grigio Chiaro, Verde, Arancione), ad inserimento girevole tramite manopola.
Ciò che rende eccezionalmente raro questo U-boot Zielfernrohr è la presenza di una piccola levetta posta sopra il tubo oculare la quale riporta le scritte "Dunkel" ed "Hell" (Scuro e Luminoso) ad indicare la presenza di un piccolo congegno auto illuminante, realizzato con particelle di "Radio o Radium", capaci di illuminare il reticolo in caso di scarsa visibilità.
Analizzando l'esemplare descritto e considerando che nessuna ottica dell'epoca era dotata di illuminatori interni (i primi illuminatori elettrici esterni furono prodotti all'incirca nel 1912 ed applicati soltanto sui microscopi) possiamo affermare che questo mirino di puntamento per cannone da U-boot è stato uno dei primi (se non il primo) strumento ottico ad adottare e usufruire di un'avanzatissima tecnologia per l'epoca: il Radio o Radium il quale fu scoperto dai coniugi Curie nel 1898. Questo sistema illuminante lo ritroveremo ancora dopo qualche decennio applicato sui famosi Binocoli 7x50 U.D.F. o UZO in uso alla Kriegsmarine (su questi furono installate come auto illuminante particelle di "Trizio" estrapolato dal Radio a partire dal 1934).

La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore, Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di precisione la piccola città di Jena, nella Turingia. Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della Turingia come migliore strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.

Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di 30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e, alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli per il mercato civile e militare.

Grazie agli studi condotti sulla percezione della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm. Per questo motivo fu introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati. Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e importanti aziende tedesche La Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò nel 1926 la Zeiss Ikon.

Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti sparsi in più di 29 nazioni nel mondo. Dal '33 la Zeiss acquistò interesse da parte del regime nazista, che bilanciò la produzione verso gli strumenti militari. Produsse con successo binocoli con ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla pressione per gli U-Boot, binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.

Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne. Durante la seconda guerra mondiale, numerosi furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse volte dagli Alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni. Il bombardamento di Dresda, oltre a devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon.

Il 13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche rimasero operative.

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