Orologio Borletti Veglia, Regia Aeronautica, circa 1939

Orologio Borletti Veglia, Regia Aeronautica, circa 1939

Orologio realizzato dalla Ditta Borletti (Veglia, Ref. 999) in alluminio e bachelite, prodotto circa nel 1939 e installato sulle plance comandi dei velivoli da Caccia e Bombardieri Italiani della Regia Aeronautica, quali Reggiane, Macchi, Savoia Marchetti, Fiat P. 08, Fiat Cr etc etc.

Sul quadrante, oltre al marchio “Borletti” vi è riportata la matricola “N°. 6387” a garantirne l’assegnazione ad un Velivolo della Regia Aeronautica. Il movimento è montato su una base antivibrante (brevetto esclusivo Borletti) e ovviamente marcato “Veglia”, ed è in perfette condizioni di funzionamento così come perfettesono le condizioni generali di tutto l’orologio.

Questa esatta versione è del Tipo omologata dal Ministero della Regia Aeronautica.

Pochissimi esemplari conosciuti.


La Ditta Borletti (Veglia): La Fratelli Borletti era un’azienda di Milano, nota per essere la proprietaria del marchio Veglia-Borletti. Fondata da Romualdo Borletti nel 1897 per produrre orologi su licenza della Società americana West clock e di vari marchi svizzeri e tedeschi. Fu sviluppata dai figli Aldo e Senatore Borletti che convertirono l'azienda ad una produzione militare durante la prima guerra mondiale. Alla fine del conflitto l'azienda fu riconvertita a produzioni civili nel campodella meccanica di precisione: tra i suoi prodotti vi erano oltre agli orologi, strumenti per auto (in particolare contachilometri), macchine per cucire e strumenti di misura.

Col marchio Veglia venivano identificate le linee di prodotto riguardante orologi, tachimetri e contachilometri.

L’azienda è stata attiva anche nel campo sportivo, tramite il suo dopolavoro. Nel 1930 i dirigenti della fabbrica formarono una squadra di impiegati, la Dopolavoro Borletti, che nel1931 prese parte alla Coppa Motta di pallacanestro e in seguito partecipò con buoni risultati alla prima divisione.

La squadra, di proprietà dell'azienda fino al 1947, in seguito sarebbe diventata attraverso la fusione con la Triestina Milano attuale Olimpia Milano (di cui la Borletti fu il primo sponsor).

La famiglia Borletti fu una delle famiglie più rilevanti del capoluogo lombardo, attiva nel mecenatismo e proprietaria di una grande villa in via San Vittore 40: la villa, costruita nel 1936 e co progettata da Gio Ponti, è considerata uno degli edifici storici dell'architettura moderna in città, nonostante versi instato di cattiva conservazione.

La famiglia è stata tra i fondatori de La Rinascente, dell'Upime della Standa. Dal 1917 ai primi anni settanta la famiglia fu anche proprietaria dei primi due.


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