Schiffsuhr Gustav Becker, Reichsmarine, Weimar Republik, 1927

Schiffsuhr Gustav Becker, Reichsmarine, Weimar Republik, 1927

Schiffsuhr prodotto da Gustav Becker, considerato uno dei massimi produttori di orologi al mondo, realizzato per la Reichsmarine della Repubblica di Weimar.
Questo orologio infatti, oltre ad essere l'unico esemplare conosciuto, è una testimonianza storica molto importante dei fatti che susseguirono la 1^ Guerra Mondiale. Con il trattato di Versailles, stipulato nell'ambito della Conferenza di pace di Parigi del 1919-1920 e firmato da 44 Stati, il 28 Giugno 1919 a Versailles, suddiviso in 16 parti e composto da 440 articoli, la delegazione di pace tedesca accettò pesanti riduzioni dell'esercito, pesanti pagamenti per le riparazioni di guerra e la cosiddetta clausola della "Germania come unica responsabile dello scoppio della guerra".
Il trattato di Versailles, oltre ad abolire la coscrizione per la Germania, pose anche grosse limitazioni alle forze armate tedesche, che non dovevano superare le 100.000 unità e una drastica riduzione della produzione del materiale bellico.
Il 1º Ottobre 1924 l'Ammiraglio Paul Behncke, si ritirò dal servizio attivo venendo rimpiazzato alla direzione del Marineleitung dal viceammiraglio Hans Zenker, già ispettore dell'artiglieria.
Zenker portò avanti i programmi di modernizzazione della flotta tedesca, beneficiando anche della ripresa economica della Germania sotto il governo dei cancellieri Gustav Stresemann e Wilhelm Marx: nel Maggio 1925 fu impostata la prima unità della classe Möwe, una serie di grosse torpediniere d'altura comprendente dodici unità realizzate entro l'Agosto 1929 per sostituire i decrepiti cacciatorpediniere dell'epoca della prima guerra mondiale, mentre tra l'aprile e l'Agosto 1926 furono messi in cantiere i tre nuovi incrociatori leggeri della classe Königsberg, entrati poi in servizio alla fine degli anni '20.
Nella realizzazione di queste unità furono rispettati i limiti qualitativi imposti dal trattato di Versailles, ma abilmente sfruttata la scappatoia offerta dal trattato navale di Washington del 6 Febbraio 1922: in materia di costruzioni navali il trattato (di cui la Germania non era parte ma a cui aderirono tutte le principali potenze navali del periodo) basava il calcolo del dislocamento sulla nave "vuota", senza considerare il peso di munizioni, carburante, provviste ed equipaggio; una differenza notevole che poteva essere ben sfruttata dai progettisti tedeschi (i Königsberg, ad esempio, avevano un dislocamento di poco più di 6000 tonnellate a vuoto ma di 7800 tonnellate con la nave a pieno carico).
L'adozione di tecniche costruttive innovative, come la realizzazione dello scafo tramite saldatura invece che per rivettatura o chiodatura, consentì poi un ulteriore risparmio di peso; la tecnica di saldatura, che divenne da allora uno standard costruttivo, velocizzò anche notevolmente i tempi di realizzazione delle navi, fatto che trovò la sua massima applicazione in termini di ottimizzazione delle risorse nella costruzione delle navi Liberty anche se rendeva lo scafo meno elastico.
La matricola di questo orologio lo colloca come prodotto esattamente nel 1927, ultimo anno in cui la Becker fu proprietaria del marchio e data dopo la quale, vista l'eccellenza in campo meccanico, l'azienda fu acquistata dalla più grande fabbrica di orologi al mondo dell'epoca, la Junghans Uhren GmbH.
Ne consegue quindi che, questo rarissimo orologio, fu certamente commissionato dalla Reichsmarine per essere installato a bordo di uno dei 3 Incrociatori leggeri della classe Königsberg, composta da tre unità, varate appunto tra il 1927 e il 1928:
- Königsberg (Varata nel 1927)
- Karlsruhe (Varata nel 1927)
- Köln (Varata nel 1928)
Si esclude altresì l'installazione a bordo dell'Incrociatore leggero Köln il quale fu varato nel 1928. Quindi, essendo lo stesso orologio prodotto nel 1927, fu sicuramente installato a bordo di una delle 2 navi varate appunto nello stesso anno, ovvero la Königsberg o la Karlsruhe.
Sul quadrante è riportato il numero "7" ad indicarne probabilmente la locazione, a fronte di un registro di bordo, all'interno della nave.
L'orologio è perfettamente funzionante e ottimamente conservato.


Reichsmarine o Marina di Weimar:
Reichsmarine era il nome assunto dalla marina militare del Deutsches Reich dal 1919 fino al 1935, anno in cui Adolf Hitler annunciò la nascita della Kriegsmarine.
Al termine della prima guerra mondiale, le unità militari dell'Impero tedesco si erano in gran parte disgregate come forze combattenti e la nuova Repubblica di Weimar, in seguito alle limitazioni quantitative e qualitative imposte dal trattato di Versailles, non poteva disporre che di una forza militare con capacità puramente difensive; un decreto del 6 Marzo 1919 stabilì quindi la costituzione di una Vorläufige Reichswehr, comprendente un Vorläufige Reichsheer (le forze terrestri) e una Vorläufige Reichsmarine. La denominazione di Reichsmarine fu poi ufficialmente assunta dalle forze navali il 23 Marzo 1921.
Sotto la direzione degli ammiragli Paul Behncke e Hans Zenker, la Reichsmarine si riorganizzò come forza combattente a dispetto dei forti limiti imposti dal trattato di Versailles: le poche e vecchie unità concesse furono rimesse in efficienza, e già a partire dai primi anni '20 iniziò la progettazione e costruzione di navi di nuova concezione; contemporaneamente, i vertici militari tedeschi avviarono una serie di programmi segreti volti ad aggirare in maniera illegale le clausole imposte dagli Alleati, in particolare per quanto riguardava lo sviluppo e l'addestramento all'impiego di armamenti vietati, primi fra tutti i sommergibili.
Nel 1933, in seguito alla nomina di Adolf Hitler a Cancelliere del Reich, il programma di espansione fu ulteriormente potenziato mentre la Germania si liberava progressivamente dei limiti imposti in seguito alla prima guerra mondiale; nel 1935, con il completo rigetto del trattato di Versailles e la costituzione di nuove forze armate tedesche, la vecchia Reichsmarine assunse quindi la nuova designazione di Kriegsmarine "Marina da guerra".

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