Fin dall’inizio della sua carriera politica Hermann Göring, dedicò molta attenzione ai rapporti internazionali, e ancor prima dell’ascesa al potere una particolare attenzione fu rivolta al fascismo italiano. Ricordiamo che dopo il fallimento del Putsch del1923 egli si era rifugiato in Italia dove aveva intrecciato contatti con esponenti del regime fascista. Fu Göring a fare a Mussolini una prima visita ufficiale nel 1931, portandogli i sentimenti del futuro Führer, in cambio ricevette dal Duce una fotografia con dedica autografa. Dopo il 1933, e dopo l’avvento al potere dei nazionalsocialisti a Berlino, le visite di Goering divennero nella nostra penisola sempre più frequenti con contatti sempre più importanti. Nella sua qualità di Ministro degli Esteri “straordinario” riuscì a tessere amicizie con uomini di spicco del partito fascista quali Italo Balbo, accomunati dalla stessa passione per il volo e per la caccia, e questa passione fu scandita da molte visite e sontuosi reciproci omaggi. I viaggi che egli compì in Italia, furono strettamente legati a contatti di natura economica, ma dedicò anche molte visite culturali e di piacere, che per lo più sfociarono nell’acquisto di oggetti d’arte di grande valore.
Questa straordinaria ed Importante scultura bronzea raffigurante un cervo nell'atto di spiccare un balzo, fu commissionata, nel 1934, dal Ministero degli Esteri del Regno d’Italia, ad uno dei più importanti maestri scultori italiani Giuseppe Rebesco che la realizzò. La scultura fu con tutta probabilità il dono che la Delegazione del Ministero degli Esteri, consegnò ufficialmente all'allora Ministro degli Esteri "straordinario" Hermann Göring, nonchè vice Führer nominato da Hitler con decreto dello stesso anno, la quale fu invitata dallo stesso su sua personale richiesta, presso la sua residenza di Carinhall in Germania. Fu un invito inteso a voler riallacciare i rapporti diplomatici con l'Italia, che erano andati a logorarsi nel luglio del 1934 a causa dell'assassinio da parte di tedeschi del Cancelliere Austriaco Engelbert Dollfuss, con il quale Mussolini aveva firmato i "protocolli di Roma" con un'intesa a tre, tra Austria, Italia e Ungheria. Mussolini infatti, firmò nel Marzo 1934 questo patto per entrare minutamente negli affari austriaci per contrastare il progetto nazista dell'Anschluss, essendo allora ancora molto diffidente nei riguardi del movimento tedesco e del suo capo Adolf Hitler. Lasciamo comunque spazio anche all’ipotesi, legata dallo stesso motivo relativo all’uccisione di Dolfuss, che questa scultura sia stata donata da una rappresentanza del Ministero degli Esteri a Hermann Göring, in occasione di una visita ufficiale che effettuò in Italia come Ministro degli Esteri “straordinario” nel 1934, per riallacciare appunto i rapporti diplomatici con l'Italia.
La scultura bronzea, che appoggia su un basamento in pregiato marmo nero del Belgio, fu eseguita con la tecnica di fusione a cera persa, pesa complessivamente 22 Kg, per una altezza di 61 cm, ed una lunghezza di 47 cm. Rappresenta una delle figure più simboliche ed emblematiche cui Göring volle circondarsi. Infatti come è noto Goering fu un appassionato estimatore e cacciatore del cervo da sempre figura emblematica radicata nella cultura mitologica germanica in veste di animale aggraziato e veloce, possente e maestoso, con le grandiose corna che porta con fierezza e solennità. Su tutto ne è testimonianza imprescindibile parte dell’arredo, costituito da figure bronzee relative cervi e cerbiatti molte di queste a grandezza naturale, che lui stesso fece commissionare e collocare all’interno ed all’esterno della sua sontuosa residenza di campagna di Carinhall. Fece altresì allestire grandi stanze con centinaia di trofei (palchi).
Non vi sarebbe stato dono più gradito quale una scultura che rappresentasse un cervo. Così sulla scultura, oltre a riportare la dedica "Ministero degli Esteri del Regno d’Italia", vi fu accuratamente inciso il fulcro della bandiera nazista con su riportate in gotico le iniziali “H.G.” Hermann Göring.
È da ricordare la trafugazione di opere d'arte avvenuta nel 1944 ad opera dei tedeschi a danno del museo Archeologico di Napoli dei due "Cervi Ercolanensi", i quali furono inviati insieme ad altre opere d'arte, direttamente alla residenza di Göring a Carinhall.
CARINHALL: Nel 1933 Hermann Göring, acquistò come privato cittadino un terreno in una zona boschiva sulle sponde del lago di Wuchersee, circa 50 km. a nord di Berlino. Passò le sue idee per la costruzione di una casa all'architetto professor Werner March (progettista dello stadio olimpico di Berlino). La casa fu ultimata nel 1934 e venne chiamata "CARINHALL" in onore della baronessa Carin Von Foch, sua sposa. Questa sontuosa tenuta di caccia a partire dal 1934, fu la sede per incontri formali ed informali con autorità estere di tutto il mondo, nella quale si cercarono alleanze utili ai fini della realizzazione del pensiero nazionalsocialista tedesco. Tanto che nel 1936 fu deciso di trasformare questa abitazione privata di Göring in "Haus des Reiches" ovvero una residenza di stato, anche se come condizione Göring impose il libero utilizzo della stessa fino alla sua morte.
Da considerarsi un'importante testimonianza storica, oltre che un'eccezionale opera d'arte appartenuta ad uno dei principali personaggi della storia del XX secolo.