Pistola Cutaway Didattica Walther P38 Mauser (byf), 1943

Pistola Cutaway Didattica Walther P38 Mauser (byf), 1943

Cutaway pistola militare Walther P38 in calibro 9 Parabellum, prodotta dalla Mauser (codice byf) nel 1943.
Questo esemplare di pistola sezionato e reso inerte ad uso "Didattico" nelle Officine interne alle scuole militari, fu utilizzato per istruire gli allievi all'apprendimento tecnico del suo funzionamento.
Le aree sezionate della pistola che resero "a vista" i vari meccanismi di funzionamento interni comprendono: la chiusura ed il bloccaggio del carrello, la molla di recupero, la canna, l'area della camera di scoppio, l'impugnatura a rendere visibile la molla elevatrice del caricatore, ed il meccanismo, atto al caricamento e abbattimento del cane.

La Walther P38 nasce in calibro 9mm Parabellum, è una pistola prodotta inizialmente in Germania, dal 1938.
Nacque dallo sviluppo della AP (Armee Pistole) e HP (Heeres Pistole). L'anno stesso la pistola venne adottata dall'esercito tedesco col nome di P38 (da "Pistole 1938, distribuita però solo dal 1940). La P38 è una pistola semiautomatica con chiusura geometrica a blocco oscillante, scatto ad azione singola/azione doppia, cane esterno, mire fisse e carrello aperto.
La chiusura dell'arma è di tipo stabile/geometrico, necessariamente non labile visto il potente calibro impiegato. Questa chiusura è detta "a blocco oscillante" (brevetto Walther). In questo modello, sotto la canna è posto un blocco macchinato di forma complessa, dotato di due alette o "tenoni" laterali; questi creano il vincolo con il carrello, sistemandosi, in fase di chiusura, in due recessi ricavati nello stesso.
Durante la fase di sparo, carrello e canna rinculano solidalmente per circa 8 mm, dopo i quali un pistoncino imperniato sotto la canna e con una punta a profilo parabolico intercetta il fusto e va a premere, dall'altro lato, contro un piano a profilo iperbolico ricavato mediante fresatura all'interno del blocco stesso; questa azione determina il basculamento della parte posteriore del blocchetto, con l'uscita dei due tenoni dalle sedi, svincolando la canna e lasciando che il carrello proceda nella sua corsa retrograda. La presenza di due piani inclinati, uno ricavato sul blocco oscillante e uno sul fusto, riporta poi il sistema alla sua posizione iniziale nel momento in cui la canna ritorna in chiusura spinta dall'azione delle due molle di recupero.
Il carrello è in acciaio macchinato dal pieno; è di tipo aperto e quindi presenta un'area utile all'espulsione dei bossoli estesissima (riducendo così i rischi di un inceppamento derivante dallo svolgimento di questa operazione). In esso è contenuto l'intero sistema delle sicure e sul lato sinistro si trova il comando della sicura manuale; nell'otturatore è inoltre posizionato il percussore, con relativa molla, che è di tipo flottante.
Nella parte inferiore del carrello sono ricavate le guide in negativo per l'innesto sul fusto, il quale porta sulle guide stesse le due molle di recupero, una per lato con i relativi guidamolla. Il cielo del carrello, aperto, viene chiuso mediante un elemento in acciaio stampato dotato di appendici elastiche, che reca anche la tacca di mira.
All'interno di esso si trova anche l'avvisatore di cartuccia in canna, costituito da un lungo piolo caricato a molla che va ad appoggiarsi, ad arma in chiusura, sul fondello della cartuccia eventualmente camerata e, sporgendo quindi di un paio di mm dalla porzione di carrello situata tra la tacca e il cane abbattuto, permette all'operatore di accertarsi sia visivamente che in maniera tattile (ad esempio al buio) della presenza di un colpo in canna pronto per essere esploso.
Sulla sinistra è montato il tozzo e massiccio estrattore, e sullo stesso lato è presente la leva della sicurezza manuale, che assolve a due importanti funzioni.
Ruotando la leva verso il basso si provoca la rotazione del barilotto interno, a lei solidale, che mentre con una propria appendice intercetta il percussore (e ne assorbe dunque la caduta), dall'altro lato mediante una porzione di circonferenza preme su di una levetta sporgente dalla parte superiore del fusto provocando la caduta del cane, il quale si appoggia quindi sul percussore stesso senza causare la partenza del colpo.
In ultimo la sicura, spostando leggermente in basso la barra di trazione presente sulla parte destra del fusto, disconnette la catena di scatto. È così possibile disarmare la pistola in totale sicurezza, ed essere al contempo successivamente pronti al fuoco in doppia azione (una volta tolta la sicura) mediante una semplice pressione sul grilletto, che provocherà il sollevamento del cane e il suo successivo abbattimento.
Il fusto è in acciaio macchinato dal pieno (su di alcuni esemplari bellici esso è in lamierone d'acciaio stampato).

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