Scatola in Argento, Tommaso Alberto Vittorio di Savoia-Genova, circa 1922

Scatola in Argento, Tommaso Alberto Vittorio di Savoia-Genova, circa 1922

Scatola porta sigari o sigarette da tavolo in argento massiccio, di forma ottagonale, appartenuta a S.A.R. Tommaso di Savoia-Genova. Al centro del coperchio infatti, è presente il suo monogramma coronato a smalto blu reale con piccoli dettagli in smalto rosso, mentre i quattro lati più corti sono adornati con i nodi Sabaudi anch'essi smaltati con il blu reale.
Questa importante scatola in argento, fu realizzata e firmata dal Maestro Orafo Mario Buccellati.
Dimensioni 24cm x 10cm x 3,5cm circa.

Tommaso Alberto Vittorio di Savoia-Genova (Torino, 6 Febbraio 1854 – Torino, 15 Aprile 1931) è stato un membro della Casa Savoia, appartenente al ramo Savoia-Genova, e un ammiraglio italiano. Fu Luogotenente Generale del Regno d'Italia, dal 1915 al 1919. Dedito alla vita sportiva, Tommaso venne destinato alla carriera nella Regia Marina e frequentò la scuola di marina di Genova.
Nel 1873 visitò, con il grado di guardiamarina, il Giappone.
Dal 31 Marzo 1879 al 20 Settembre 1881, con il grado di capitano di fregata fece il giro del mondo al comando della corvetta Vettor Pisani, nave da guerra italiana alla sua terza campagna oceanica; durante la traversata venne promosso al grado di capitano di vascello. Divenne ammiraglio nel 1901.
Il 15 Aprile 1883 sposò, presso il castello di Nymphenburg a Monaco di Baviera, Isabella di Baviera (1863-1924) figlia del principe di Baviera Adalberto e di Amalia Filippina di Borbone-Spagna.
Il 25 Maggio 1915, all'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, Vittorio Emanuele III decise si trasferirsi da Roma al fronte, affidando parte delle sue funzioni regali a Tommaso, nominandolo per l'occasione luogotenente generale del regno. La carica, però, fu quasi esclusivamente onorifica e non comportò un effettivo esercizio del potere da parte del duca di Genova.
Tuttavia, in quel periodo, i regi decreti furono chiamati decreti luogotenenziali e portavano, anziché la firma del re, quella del principe Tommaso. Il luogotenente fu anche chiamato ad affrontare direttamente l'emergenza causata nell'Italia centrale dal terremoto di Avezzano, avvenuto alcuni mesi prima, il 13 Gennaio 1915. Restò in carica fino al 6 Luglio 1919.
Tommaso morì a Torino nel 1931. Riposa nella cripta reale della basilica di Superga, sulle alture del capoluogo piemontese. Nel titolo ducale gli succedette il figlio primogenito Ferdinando.

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