Kommandant Albrecht Brandi, Doppelfernrohr 8x60 BEH (Leitz), circa 1944

Kommandant Albrecht Brandi, Doppelfernrohr 8x60 BEH (Leitz), circa 1944

Doppelfernrhor BEH (Leitz) 8x60 Appartenuto al Comandante Albrecht Brandi il quale ne fece dono, nell'immediato dopoguerra, a Mario de Monte considerato il numero uno degli agenti segreti della Regia Marina dal 1939 al 1943, colui che diresse il sofisticato apparato delle intercettazioni segrete in qualità di Direttore del SIS, acronimo di "Servizio Informazioni Segreto" della Regia Marina e, successivamente l'armistizio, nominato Direttore del SID, acronimo "Servizio Informazioni Difesa" della Repubblica Sociale Italiana.
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Ciò che unì il destino e le carriere di Albrecht Brandi e Mario de Monte ci è dato saperlo grazie alle informazioni riportate su un documento originale, datato 24 Ottobre 1942, nel quale il Ministero della Marina, nell'unica autorità in grado di disporre direttive al SIS, ovvero la "Direzione Generale del Personale e dei Servizi Militari" nella figura del "Direttore Generale", ordina all'allora Tenente di Vascello Mario de Monte, Capo dell'Ufficio "Servizio Informazioni Segreto" della Regia Marina (con Sede presso lo stesso Ministero), di recarsi presso la 29ª Unterseebootflottille di stanza a La Spezia per disporre e coadiuvare rotte sicure, grazie al suo ruolo, alla sua capacità ed esperienza, per l'ingresso nelle acque del mediterraneo, di alcuni sommergibili tedeschi provenienti dall'atlantico, attraverso lo stretto di Gibilterra, il quale era estremamente pattugliato da naviglio Anglo Americano, in quella che fu definita come "2ª Pattuglia del Mediterraneo" o "Mediterranean U-boat campaign". È in questa occasione che ebbe, sotto le sue istruzioni e direttive, i sommergibili "Unterseeboot-259/407/595/596/617/755" e tra questi, appunto, il Comandante Albrecht Brandi a capo dell'Unterseeboot 617.

Il contenuto della lettera riporta quanto segue:
Per incarico conferitomi da S.E. l’Ispettore Generale,si prega S.V. con massima sollecitudine voglia disporre, entro e non oltre il 29 Ottobre p.v., arrivo Sua persona presso il Comando della 29.Unterseebootsflottille di stanza a La Spezia (Rif. R. Arsenale M.M.).
È richiesta Sua presenza per acquisire informazioniutili alla navigazione e coadiuvare rotta sicura nelle acque del mediterraneo,degli Unterseeboot........(omissis)........., fino a destinazione operativaprevista.
Si informa inoltre S.V. che a comando della 29.Unterseebootsflottille,......(omissis).......
Ulteriori ed eventuali Le verranno comunicate unavolta “in situ”.
Per opportuna conoscenza e norma, al fine dipredisporre tempestivamente i necessari adempimenti si provvederàa trasmettere il presente ordinativo, in copia conforme, al Capo UfficioAmministrativo.......(omissis)......

Il Ministero della Marina dispose infatti con questo "Ordine di Servizio", alla luce degli avvenimenti relativi quel preciso momento storico, l'invio del suo Agente Segreto migliore, ovvero il Tenente di Vascello Mario De Monte - Capo dell'Ufficio Segreto Informazioni, con relativo anticipo per agevolare le manovre necessarie all'ingresso nel Mediterraneo di alcuni Sommergibili coinvolti in quella che fu denominata "2ª Pattuglia - Guerra nel Mediterraneo" operazione tesa a a proteggere Navi e Convogli le quali navigavano su rotte di rifornimento per l' Afrikakorps in Nord Africa.
È con estrema probabilità che al termine di questa operazione, la quale si sviluppò tra il 2 ed il 28 Novembre 1942, che l'allora Kapitänleutnant Albrecht Brandi e il Tenente di Vascello Mario de Monte ebbero il loro primo incontro in quanto il Brandi, rientrò a La Spezia presso il Comando della 29° Unterseebootflottille il 28 Novembre del 1942 dove vi rimase in forza sino al settembre del 1943, quindi ebbe modo di conoscere colui che diresse e operò in modo chirurgico quelle operazioni.
Altresì, è grazie ad una lettera datata 10 Dicembre 1952 su carta intestata Mario de Monte ed indirizzata a Francesco De Robertis, confidente amico sin dai Tempi dell'Accademia Navale di Livorno e anch'esso Ufficiale di Marina con il compito di coordinare le attività del Centro cinematografico istituito presso il Ministero della Marina e successivamente regista di successo, che si apprende l'appartenenza del binocolo Beh 8x60 N°XXXX al Comandante Albrecht Brandi.
In questa lettera infatti, indirizzata a De Robertis, ovvero colui che 2 anni più tardi produrrà un film di successo ispirato proprio a Mario de Monte intitolato "Uomini Ombra" (riferito agli agenti segreti italiani durante la 2ª guerra mondiale), il De Monte fa dono al De Robertis del Binocolo appartenuto a Brandi il quale si legge "aveva da lui ricevuto direttamente, insieme ad una vecchia foto che ritraeva il Brandi in uniforme, durante un incontro personale tenutosi in Germania poco dopo la fine della 2ª guerra mondiale, il quale aveva sostenuto per ottenere dal Brandi alcune testimonianze, fondamentali al completamento delle sue memorie, relative alcuni accadimenti avvenuti proprio verso la fine del 1942".
La lettera, datata 10 Dicembre 1952 ed indirizzata a Francesco de Robertis, riporta quanto segue:

Caro Francesco,
Con la presente per esprimerti la più autenticariconoscenza per la perseveranza con laquale ti stai adoperando relativamente le vicende che interessarono il mio ruolodi Ufficiale.
A tale proposito, vista l’impossibilitàdi poterti incontrare a breve, ma altresì memore del tuo interesse volto alla raccoltadi strumenti ottici e cinematografici,è mio desiderio farti recapitare, come confidenziale segno di gratitudine, ilbinocolo 8x60 XXXX N appartenuto al Comandante tedesco di U-Boot AlbrechtBrandi, oltre ad una foto che lo ritrae in uniforme, il quale volle per meritenerli strenna personale quando alcuni anni fa, favorevoli congiunture, mi consentironodi incontrarlo nuovamente.
Daquell’incontro,che fu colmo di entusiasmo e stima reciproca, ottenni alcune testimonianze riguardo episodi che accadderoverso la fine del 1942 quando, a capo........(omissis).......
Queste,che mi videro coinvolto in operazioni strategiche marittime che lointeressarono in modo diretto e che mi furono molto utili al compimento del miomemoriale, le troverai redatte nella mia esposizione della quale, in questocontesto, ti invio copia.
Auspicando che si presentino quantoprima le condizioni per incontrarti personalmente, mi congedo col massimoossequio.

Si apprende infatti che il De Monte fa dono del binocolo all'amico De Robertis (tra l'altro storico ricercatore e appassionato di strumenti ottici cinematografici e non solo) per ringraziarlo del suo interessamento alla sua vita di Ufficiale e Agente Segreto della Regia Marina Italiana.
Fu certamente in quel contesto che il De Monte inviò, nell'impossibilità di poterle consegnare personalmente, (è probabile il suo forzato trasferimento all'estero verso la fine della guerra in quanto, aderendo alla Repubblica Sociale Italiana e nominato dallo stesso Mussolini Direttore del SID, acronimo "Servizio Informazioni Difesa" nel quale ebbe un ruolo fondamentale, su di lui pesavano carichi pendenti per i quali avrebbe rischiato il carcere), anche le sue memorie complete, utili al De Robertis per adattarle alla realizzazione di un libro od alla sceneggiatura di un film: infatti, 2 anni più tardi, lo stesso De Robertis girò un film di successo intitolato "Uomini Ombra" ispirato proprio alla vita di De Monte ed ai Servizi Segreti nel periodo bellico.

NOTA PARTICOLARE:
Questo binocolo, appartenuto al Comandante Albrecht Brandi, e tutti i documenti originali che riguardano il contesto qui descritto, furono oggetto di un unico lotto il quale fu esposto temporaneamente presso le sale del Museo Tecnico Navale della Spezia nell'anno 1974, come risulta da ulteriore documento presen
te, stilato dall'Ufficio Storico della Marina Militare Italiana.
Straordinario reperto storico della Kriegsmarine tedesca, della Regia Marina Italiana, del Controspionaggio bellico, della Marina Militare e della Cinematografia Italiana del primo dopoguerra.

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